Dopo lo stop all’attività del Centro Oli di Viggiano, causato dal sequestro di alcune strutture nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Potenza, l’Eni ha annunciato che i 430 lavoratori dell’impianto entreranno a breve in cassa integrazione ordinaria. In un incontro in Confindustria a Potenza, la multinazionale ha riferito ai rappresentanti dei lavoratori di aver avviato le procedure necessarie, quindi come previsto, nei prossimi 15 giorni, ci sarà l’esame congiunto del provvedimento da parte di aziende e sindacati. Lo stop avrà sicure ricadute anche sull’indotto con quasi 3.200 lavoratori impiegati, e sulla raffineria di Taranto con i suoi 1.500 dipendenti.
Intanto, dopo la decisione del Tribunale del Riesame sul non dissequestro, l’Eni ha annunciato il ricorso in Cassazione.
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